Cellulite che incubo!

CELLULITE CHE INCUBO!

La cosiddetta cellulite, il cui vero nome è panniculopatia edematosa – fibro – sclerotica (P.E.F.S.), deriva da
un’alterazione del derma e dell’ipoderma; in condizioni ottimali, le cellule adipose (adipociti) normalmente presenti
nel tessuto sottocutaneo, funzionano da riserva di energia per l’organismo, il quale brucia grassi ogni qualvolta
abbia necessità di combustibile.
In caso di stasi del circolo venoso questa “riserva” diventa difficile da utilizzare, si accumula fino a comprimere i
capillari sanguigni, già fragili, che iniziano a trasudare plasma dalle loro pareti divenute porose.
Il plasma si infiltra fra le cellule; con il tempo provoca un’infiammazione del tessuto adiposo con la formazione di
fibrosi dei tessuti sottocutanei: i capillari vengono ulteriormente compressi e il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa
sempre più difficile. Si innesca quindi un “circolo vizioso” che autoalimenta questa patologia, perché di vera e
propria patologia si tratta, anche se spesso ci si limita al suo significato di banale inestetismo.
Illudersi che la cellulite scompaia da sola o che possa essere debellata con diete drastiche e tanta attività fisica è
una chimera di cui non fidarsi.
La battaglia va combattuta su più fronti e con molto impegno, ci vuole una strategia completa fatta di dieta, attività
fisica e trattamenti localizzati.
Affidarsi alle mani di un’estetista qualificata per combattere i cuscinetti significa, in fondo, aver voglia di coccolarsi
un po’ e di regalarsi momenti di vero e puro relax.

Una dieta sana ed esercizio fisico sono la chiave per mantenersi in forma e avere dei parametri di peso salutari. Ma
c’è un grasso che diventa più “resistente” in alcune parti del corpo, per cui risulta molto difficile eliminarlo. In questo
caso è necessario rivolgersi all’estetista di fiducia che ha avuto un’adeguata preparazione e che proporrà un
programma personalizzato sapientemente eseguito con metodiche estetiche innovative e sperimentate, per
ottenere i migliori risultati possibili.
Le tecniche di massaggio messe a punto agiscono sul corpo a più livelli, mantenendo un filo conduttore comune
nelle manualità sul corpo dalle tecniche classiche. La loro finalità è la stimolazione del circolo sanguigno per
ottenere una migliore ossigenazione ed un aumento del metabolismo tissutale. Con le azioni sulle articolazioni si ha
come obiettivo una globale riduzione delle rigidità e la risoluzione dei “blocchi posturali”.
La correzione del proprio stile di vita previene il problema e, nei casi in cui l’inestetismo sia già presente,
contribuisce notevolmente al suo miglioramento accompagnandosi al trattamento mirato.
La cellulite può essere didatticamente suddivisa in tre fasi:

[ 1 ] fase edematosa – è il momento iniziale, dovuto ad un’alterazione del microcircolo venoso e linfatico a causa di
microlesioni a carico della parete dei vasi che determinano un ristagno di liquidi a livello dei glutei, del bacino e
delle cosce. I tessuti appaiono gonfi, spugnosi e assumono il classico aspetto «cascante» in posizione eretta e quello
«oscillante» durante la deambulazione. Il tessuto muscolare sottostante è ipotonico e i tessuti interessati dal
ristagno di comune il senso di pesantezza e di tensione alle gambe e ai piedi.
[ 2 ] fase fibrosa o flaccida – compare la fibrosi, un tessuto duro che comprime quello adiposo e, i vasi del
microcircolo, responsabile di una cute pallida, fredda al tatto e di consistenza aumentata. In questa fase è possibile
osservare i primi noduli duri che conferiscono quel caratteristico aspetto, noto come buccia d’arancia.
[ 3 ] Fase sclerotica o compatta – si assiste alla progressiva perdita dell’elasticità dei tessuti, aumentano il numero e
le dimensioni dei noduli precedentemente descritti che diventano dolenti al tatto, e l’aspetto a buccia d’arancia
peggiora ulteriormente divenendo a materasso. La pelle è fredda al tatto e in superficie scompare la sua levigatezza.

Il ruolo dell’acqua

Abbiamo la cattiva abitudine di bere poca acqua, limitandoci a bere solo quando abbiamo sete. D’inverno, poi,
passiamo intere giornate senza bere proprio perché non ne avvertiamo lo stimolo. Dovremmo imparare invece a
bere spesso durante la giornata, senza aspettare di avere sete.
La quantità ideale è circa 8 bicchieri al giorno, anche se molto dipende dal nostro stile di vita. Nell’ottica di snellire
il corpo bere è importante, perché aiuta a ridurre la ritenzione idrica, favorisce il drenaggio dei liquidi. I rituali di
bellezza sono importanti, in questo modo ritroviamo un legame con noi stesse e con il nostro corpo.

 

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